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Cos’è il MAB

Il MAB è un laboratorio didattico-innovativo di mappatura collettiva e partecipata di un luogo (o di  un insieme di luoghi) che integra i dati percettivi con le conoscenze culturali e geografiche di un  territorio.

Rientra nel campo dell’Outdoor Learning (OL).

ORIGINI

Il MAB nasce come format sperimentale di applicazione della metodologia Challenge Based Learning (CBL) nell’ambito di esperienze internazionali di formazione outdoor dedicate agli studenti  e ai docenti, in attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale.

LE FINALITÀ DEL MAB SONO:

EDUCAZIONE ALLA BELLEZZA

Stimolare nelle nuove generazioni la capacità di vedere/leggere con occhi nuovi il proprio territorio e nutrire l’interesse culturale rispetto al valore estetico del paesaggio.

INTELLIGENZA EMOTIVA

Ricercare il Genius loci di un territorio, l’unità di paesaggio, l’armonia di forme e materiali con la  naturalità circostante e la storia umana: un insieme indefinibile che si fa paesaggio emotivo.

LE COMPETENZE DA STIMOLARE

Storytelling: ideare, scrivere e rappresentare storie “potenti” e non convenzionali da raccontare, in  grado di unire in un’unica trama narrativa i risultati dell’attività di mappatura.

Problem Solving: rendere più accessibile e fruibile un luogo (a utenti specifici o alla comunità in  generale) attraverso attività di mappatura, con l’obiettivo ridurre disagi e il consumo di risorse  temporali ed economiche.

Networking: far nascere nuove relazioni, alleanze, coalizioni e collaborazioni intra o extra  territoriali come risultato dell’attività di mappatura (relation mapping).

Planning: immaginare e costruire strategie di sviluppo e rigenerazione dei luoghi, abilitando percorsi  di innovazione culturale ed economica, anche grazie a nuove analisi sulle potenzialità territoriali.

Il MAB si presta ad una didattica interdisciplinare favorendo lo sviluppo delle otto competenze chiave europee.

Il laboratorio può rientrare nelle attività valutabili ai fini di Educazione civica e, nella Secondaria di  II grado, anche ai fini del PCTO.

 


RETE MAB

A febbraio del 2020 un gruppo di circa 40 docenti ha partecipato al Teacher Training Europe Camp a  Lisbona, organizzato dall’IPSSEOA “Costaggini” di Rieti e il Liceo “Pascal” di Pomezia, durante il  quale si sono formati al Collaborative Mapping sotto la guida esperta del dott. Lorenzo Micheli. Dopo  questa esperienza si è consolidato un gruppo di docenti orientati alla didattica innovativa, al  challenge based learning e al digitale, che ha dato vita alla rete #MAB, le cui scuole capofila sono  l’IPSSEOA “Costaggini” di Rieti e il Liceo “Pascal” di Pomezia. La rete, ammessa al finanziamento per  “Reti nazionali sulle metodologie didattiche innovative” del Ministero dell’Istruzione, oltre a  diffondere il format MAB, si pone l’obiettivo di definire nuovi format CBL per studenti delle scuole di  ogni ordine e grado nel campo della didattica outdoor, al fine di favorire la conoscenza della  geografia dei luoghi e del patrimonio culturale. Ad oggi la rete coinvolge 41 docenti trainer e sta formando più di 150 docenti provenienti da circa  120 scuole sparse su tutto il territorio nazionale. RETE MAB A febbraio del 2020 un gruppo di circa 40 docenti ha partecipato al Teacher Training Europe Camp a  Lisbona, organizzato dall’IPSSEOA “Costaggini” di Rieti e il Liceo “Pascal” di Pomezia, durante il  quale si sono formati al Collaborative Mapping sotto la guida esperta del dott. Lorenzo Micheli. Dopo  questa esperienza si è consolidato un gruppo di docenti orientati alla didattica innovativa, al  challenge based learning e al digitale, che ha dato vita alla rete #MAB, le cui scuole capofila sono  l’IPSSEOA “Costaggini” di Rieti e il Liceo “Pascal” di Pomezia. La rete, ammessa al finanziamento per  “Reti nazionali sulle metodologie didattiche innovative” del Ministero dell’Istruzione, oltre a  diffondere il format MAB, si pone l’obiettivo di definire nuovi format CBL per studenti delle scuole di  ogni ordine e grado nel campo della didattica outdoor, al fine di favorire la conoscenza della  geografia dei luoghi e del patrimonio culturale. Ad oggi la rete coinvolge 41 docenti trainer e sta formando più di 150 docenti provenienti da circa  120 scuole sparse su tutto il territorio nazionale.


Fase 1 1. Suddivisione del territorio nazionale in 9 sottoreti a cui afferiscono 4-5 docenti referenti della rete, che assumeranno il ruolo di «mentor» sui territori; 2. Organizzazione di 10 laboratori, 1 per ogni sottorete; ogni laboratorio di 30 ore realizzato da 2 - 4 docenti mentor della Rete, rivolto a 15 docenti appartenenti a 15 scuole del territorio. Il laboratorio è suddiviso in 4 moduli: 1) Presentazione dell’approccio metodologico attraverso le varie tipologie di percorsi formativi competitivi. 2) Attività formativa Challenge Based secondo lo schema della “Co-Creation Metodology”. 3) Ideazione e conduzione di un laboratorio CBL relativo al Collaborative Mapping in un sito di particolare interesse. 4) Restituzione del lavoro svolto. Monitoraggio e valutazione dei risultati. Fase 2 Organizzazione di un laboratorio Collaborative Mapping di 30 ore in una classe di ognuno dei 15 docenti delle scuole della sottorete, formato in fase 1 e con il supporto di 1 docente mentor della Rete. Fase 3 Organizzazione di un laboratorio di respiro internazionale Collaborative Mapping di 30 ore come premialità, rivolto ai migliori studenti dei laboratori realizzati in fase 2 , dei loro docenti e dei docenti mentor della rete. La Fase 2 e la Fase 3 sono quelle che si svolgeranno con gli alunni della nostra scuola. Il nostro istituto fa parte della SottoRete Macroarea Lazio-Umbria

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